Blogger pavesi, orsù: vediamoci!
Birretta o aperitivo senza troppe formalità. Chi manca non se la pigli. Che questo vorrebbe essere solo il primo di una serie di incontri, chiacchiere, annusamenti e scondizolii in vista di poter combinare qualcosa di organizzato insieme in futuro. Male che vada organizzeremo aperitivi e birrette, ecco.
Ne ho già scritto sulla Room Pavia di FriendFeed con le persone che la frequentano. Ma mi pare giusto ripartire da qui, dove seminai il germe di questa impresa. Siccome sono un improvvisatore e dunque un pessimo organizzatore, metto qui solo alcune possibili date nei prossimi w-e. Voi nei commenti barrate le relative caselle e poi proseguiamo. Democraticamente & digitalmente.
Date possibili:
Ven 10
Sab 11
Sab 18
UPDATE: a leggere i primi commenti (ma parecchi non si sono ancora espressi e li aspettiamo), si va per ora verso un aperitivo tardo pomeridiano sabato 18. Ma abbiamo ancora molti giorni per incasinare tutto con veti, pacchi, preferenze e rinunce musone. Quindi animo giovani: possiamo ancora non farcela.
L’unico McCain che vogliamo alla Casa Bianca
Il vecchio Zeb di Alla conquista del West. Che in realtà di cognome faceva Macahan.
UPDATE: Ops, mi accorgoche questo stesso post qualcuno l’aveva già scritto.
A che cavolo serve la scienza?
Tornando col pensiero alla sua ossessione, ieri Alice era veramente stizzita:
– Cioé papi… ma invece di andare sulla luna che alla fine hanno scoperto che non c’era proprio un bel cavolo di niente da scoprire, non potevano gli scienziati inventare una vera macchina del tempo che funzionava per davvero?
Alcune risposte io le avevo ricevute qui, voi che suggerite di dirle?
Bonk
Torno dalla pausa pranzo in Feltrinelli con Godere, il nuovo libro di Mary Roach, “la più spregiudicata divulgatrice scientifica americana”.
In ascensore lo mostro alle colleghe Titti e Franci.
Sorridono, leggono la quarta, si strizzano l’occhio e spariscono nel loro ufficio.
Col mio libro. Lo rivedrò, forse, solo tra qualche giorno.
Non mi resta che leggere qua.
Rock Around Pavia: concerto domenica a Torre d’Isola. MOD740 compresi
Quando ho conosciuto Furio Sollazzi, lui aveva già visto i Beatles (al Vigorelli, come la mia mamma) ed era entrato e uscito – come fondatore o batterista o cantante – da non so quanti gruppi rock pavesi durante i ’60 e i ’70 e la metà degli ’80. Insomma aveva già i suoi km alle spalle. Io ero un pischello di 17 anni e lui mi sembrava incredibilmente adulto. Ora, forse non sta bene dire vecchio ma è quello che pensavo allora: un rispettabile vecchio matusa del r&r. Ché a 17 anni, anche quelli di 35 ti sembrano vecchi.
Ebbene pochi anni – era il ’90 – dopo Furio pubblicò la prima edizione di Rock Around Pavia, sorta di enciclopedia del rock (e della musica) pavese. 18 anni dopo, è arrivato il momento della nuova edizione, aggiornata al 2008 e con CD allegato con registrazioni d’epoca. E proprio questo weekend succede tutto quanto:
– Sabato 4 ottobre, alle ore 11:30, sarà presentato alla libreria-lounge bar LOFT 10, in piazza Cavagneria, a Pavia. Nell’occasione Fratel Teo propone un classicone del rock per ognuno dei 5 decenni rappresentati. (Io sono lì a filmare e bere un bicchiere)
– Domenica 5 ottobre, alle 21:00 concerto nella corte della Villa Botta-Adorno a Torre D’Isola (PV).
Presenti 12 gruppi, di cui ben 4 “reunion” storiche: Vat 69, Numi, Crema, Long Horns, Family Band, Sixties, Back To The Beatles, Fiocchi d’Oliva, Mod 740, Mandolin’brothers, Tambognola Sconnection, Rude Mood.
Io quella sera suono lì col Mod 740, band con cui ho trascorso – assieme a Teo, Ernesto, Giorgio e Marco e prima ancora Angelo e Gigi – la mia felice e interminabile (interminata?) adolescenza musicale (1985-1999). Ogni gruppo fa due pezzi: noi si è scelto Police e U2.
Alla chitarra solista con noi quella sera: il fratello zappiano Paolo Terlingo.
Mi sarebbe piaciuto arredare questo post con una foto di Marco Pazzi, nostro chitarrista scomparso nel 2002, ma mondoboia ora non la ritrovo.
Mamma tv? (lallazione e imprinting elettrodomestico)
Attendendo la sua prima parola, passi un buon quarto d’ora insieme a tua moglie a sillabare lentamente “mam-ma” davanti a Viola. La quale ascolta e borbotta qualcosa di incompiuto. Ha le emme. Ha le a. Ma non ne vuol sapere di metterle insieme nella giusta sequenza. E mi sta bene, mica abbiamo fretta. Non ha ancora dieci mesi, sta rapidamente diventando un bipede, perbacco, mica vogliamo i miracoli no?
Un quarto d’ora dopo, che con la testa stai altrove, Viola alle tue spalle sta esplorando i dintorni del divano e la senti dire proprio “mam-ma”. Almeno così ti pare.
Il fatto è che lo ripete piuttosto convinta fissando l’oggetto che impugna: il telecomando della tv.
Flessioni e riflessioni
Viola è stata per mezzora incantata davanti al forno prima issandosi su e giù alla maniglia e poi scambiando parole, sorrisi, smorfie e persino qualche bacio con la bambina che vive lì dentro.
UPDATE: qualche settimana dopo le ho fotografate.
Perché non scrivo un post sul concerto di ieri sera
Intendiamoci: io ora potrei anche star qui a tirarvi l’ennesimo pippone sul concerto di Fratel Teo di ieri sera al Bluenote ma:
– mi sa che vi annoio
– non vorrei trasformare questo blog in un mero resoconto delle imprese musicali familiari
Ergo mi limito a dirvi che:
– nemmeno l’infausto esito del derby (in cui Dent’One ha inchiappettato Special One) mi ha rovinato la bella serata
– all’uscita c’era in atto un volantinaggio – miratissimo – del concerto dei canadesi Musical Box (quando si dice l’attenzione alle nicchie, no?)
– il viaggio d’andata è stato guidato dal mio nuovo navigatore umano Nena1940, che non a caso ha il nome di mia mamma e il suo anno di nascita e capita che se ne esca con espressioni tipo: “oh, Milano non la riconosco quasi più: qui è tutto diverso… l’ultima volta che sono da questa via lì c’erano le villette dove vivevano i bombardati…” (ndzb: villette?!?)
– bravi sono bravi questi Get’em out! (Tra tutti e cinque non riesco a capire chi si fa più il mazzo a suonare quel repertorio). E anche l’intenditore Chettimar che era al mio fianco era visibilmente colpito.
– non sono assolutamente geloso della sua meritata popolarità (però alla prossima vecchia amica che mi dice “e tu? non suonavi anche tu, prima?” ecco, la sbrano)
– date un’occhiata alle prime immagini che ha sfornato il fido Tinez, fotografo ufficiale della serata. E già che ci siete guardate anche le altre sue foto, divise tra un viaggio Carioca e un appostamento nell’erba alta.
Farmer’s market pavese
Il Farmer’s Market della Coldiretti di cui mi ha detto Manu e di cui mi chiede Andross è qui: in Piazza Guicciardi 7, accanto all’ACI, tutti i sabati mattina. Il distributore del latte fresco c’è pure tutti gli altri giorni. Tra le altre cose, ho appena acquistato e assaggiato un kg di una delle tre p per cui va famosa la città di Voghera.
Ubi frater, derby cessat
Per una qualche sfiga ignota ma costant,e alcuni “avvenimenti” familiari cozzano puntualmente con i calendari calcistici nazionali e internazionali. Pare ieri che assistevo a teatro a un saggio di danza con l’auricolare per seguire Italia-Francia. E domenica mi priverò del vibrante (e ignoto) piacere (eventualmente sadomaso) del derby per andare a sostenere il fratellino impegnato coi Get’em out! sul palco del Blue Note.
Lo so che ve l’ho già detto e che vi scasso i maroni. Ma che ci volete fare. A voi è mai capitato di accompagnare a un siffatto prestigiuoso concerto la mamma del cantante in persona?
NB per chi è nuovo della zona (tipo qualcuno piovuto dal Sole per es.). Ci somigliamo io e il FratelTeo, ma lui canta e io schiaccio i tasti delle pianole. Ah, già che ci siamo: gli zappiani inizino a segnarsi le date dei Contenuti Speciali (in cui è più facile distinguerci perché lì suoniamo insieme): venerdì 17 ottobre a Pavia, sabato 20 dicembre a Milano.