Pezzi & Bocconi

Ho un paio di cose in comune con Andrea Bocconi: una laurea in legge mai utilizzata e il fatto di viaggiare.
Lui ha viaggiato il mondo in ogni ovunque. E dai suoi viaggi nascono poi (anche) dei libri.
Io viaggio tutti i giorni, stesso treno, stessa tratta, stessa ora. E durante questi viaggi leggo (anche) i suoi libri.

Domani sera insieme a Guido Bosticco, mio antico partner musicale e mai dimenticato esploratore di cazzeggi, siamo sul palco di Spaziomusica proprio con Andrea. La scusa è quella di presentare il suo ultimo libro. Suoneremo qualche pezzo, mentre Andrea legge qualcosa e racconta i suoi mondi.
Parte della chiacchierata sarà in idioma Tingo.

 

Martedì 19 febbraio
Di libri e di altri piaceri
Andrea Bocconi – Di buon passo
Spaziomusica Pavia, ore 21.30

(Ovviamente ho scoperto solo ora che proprio domani sera c’è Liverpool-Inter. Ma io mica sono interista, no?)

L’uomo senza fantasia

Esco dalla libreria con Matt Madden, l’ultimo Ammaniti, la Lipperini Ancora dalla parte delle bambine.

Per il comple di Alice compro Principesse dimenticate o sconosciute e Felici & cantanti. (Trovate tutto qui).

Arrivo a casa e lei mi fa: Papi mi hai comprato i regali, vero? non mi avrai comprato ancora libri, possibile che tu regali sempre libri? solo libri? a tutti? possibile? ma papi ma lo sai che esistono anche i giochi? ma lo sai?

Come t’illumino di meno

Pure Zio Burp nel suo piccolo partecipa a M’illumino di meno, la Giornata del Risparmio energetico lanciata in radio da Caterpillar.
Domani alle 18 si spegne tutto e si cena a lume di candela.
Unica deroga al black out: il microonde per le poppate di Viola.

Tra l’altro domani Alice compie 6 anni.
E solo da quando è arrivata quella nuova ci stiamo accorgendo di quanto sia diventata grande.
In tutti i sensi.

Cupid, please hear my cry!

Il pezzo che aggancia alla grande il sanvalentino con l’attualità musicale è un classicone sempreverde.

Per festeggiare i Grammy di Amy Winehouse (che a noi ci piaceva serena e con le curve), niente di meglio che la sua reggae version di Cupid del grande Sam Cooke, pubblicata sul disco di cover con cui la BBC ha festeggiato il compleanno.

Dedicatissimo, from me to you, oh lettori, lettrici, viandanti e quant’altro.

Cupid, by Amy Winehouse

Is it me?

zioburp.jpg

Questo me l’ha fatto il mio socio dirimpettaio, l’altro mezzo limone della coppia creativa, insomma.
Provatevi a dire che mi somiglia e qui vi si leva il saluto.

CINESTESIA: Aurora – Martedì 12 febbraio

E direi di fare un bell’applauso al nostro diretur Will, dato che le nostre locandine diventano sempre più belle.

Ci vediamo domani, lì al cinemuto col sonorolive.

Nella misura in cui con preghiera di pubblicazione

Per replicare all’articolo di Smargiassi su Repubblica a proposito dei laureati analfabeti, il rettore di Salerno impugna la penna, la intinge nel calamaio e verga la sua protesta, ribattezzando come innocenti refusi quelli che sono errori blu. Repubblica di ieri pubblica la sua lettera. Ortograficamente inattaccabile. Stilisticamente impaludata come solo un rettore della metà del xx secolo.

Solo sei parole, vecchie e nuove

Quando il buon Beppe mi ha detto “ohi devi scrivere qui, un romanzo in sei parole”, io ho pensato che questa cosa l’avevo già vista, questa delle sei parole, partendo dal buon vecchio Hemingway e il suo romanzo “vendesi scarpine da neonato nuove, mai usate”, brivido.

Infatti l’amico Zu conferma che all’epoca al gioco si giocò in parecchi, qua e . Ricordo che ne lessi alcune così geniali che mi passò quasi la voglia di provarci. Il bello è che ora non me le ricordo. E quindi posso rileggerle e riscoprirle senza annoiarmi.

Vedi allora che bruciarsi i neuroni col popper alla fine porta anche dei vantaggi?

Ossignur com’è invecchiato… no?

A volte si sa, un testimonial troppo ingombrante può cannibalizzare una campagna. Che bella quella pubblicità con TizioCaio, ma di che prodotto era che non me lo ricordo?

A casa mia lo spot Sky con Dustin Hoffman ha generato i seguenti commenti:
– Lady Burp: Dov’è che l’abbiamo già visto quell’attore lì dello spot di Sky?
– Burp Suocera: Avete visto che Jocelyn ha fatto la pubblicità di Sky?

Io se penso a Jocelyn mi viene in mente Awana Gana. E una canzone che faceva Adinga Baloganga.
Devo farmi vedere dite? Da uno bravo, ok.

Il gioco della risposta

Ok, corroborati da un paio di mail di mamme curiose, ripeschiamo un grande classico: gioco creativo con infante.
Una volta qui si faceva il gioco delle risposte sbagliate. Poi quello dell’indovina chi sono. Ora siamo a quello delle risposte punto. Una variante delle associazioni libere se vuoi.
Alice “Elastic Girl” ci ha messo un po’ a capire il senso. Ma ora mi segue.

Semplice. Si dice una risposta. E l’altro deve dire la domanda.
Lo si può “stringere” decidendo che bisogna indovinare esattamente cosa aveva pensato l’altro. Dicendo per esempio rosso (di che colore è il Cappuccetto della fiaba). O lo si può tenere più aperto accettando qualunque rosso (di che si veste Babbo Natale, il colore del sangue ecc.).

Cresce creativamente con risposte strambe o indeterminate: Un po’ / Forse / Non so / 41 / Ahia! / Che ne so io? / Eh? Non ti sento / …