Il contest che non colsi

Vi segnalo un concorso creativo a cui io ahimè non posso partecipare perché ci ho il conflitto. Di interessi.
Zopa.it, con cui appunto stiamo lavorando, ha lanciato Zopa Contest, un concorso creativo in cui raccontare proprio cosa è Zopa*. Con un claim, una grafica, un’animazione, un video. Si vincono biglietti aerei.
Sul sito si possono vedere e votare i lavori partecipanti. Nella categoria video c’è poco poco. Ed è proprio un peccato perché proprio lì il premio è più ghiotto. Questo spiega perché in questi giorni ho a volte tediato alcuni di voi con domande tipo “ehi amico ci sai fare con la cam? E con il montaggio?” Insomma, io se fossi in voi mi farei venire una buona idea, la girerei al volo e la manderei che scade il 30 novembre.
Pensateci!

*Cosa è Zopa, dite? Ma, diamine è la realtà del social lending italiano, la “banca 2.0”, il “p2p del credito personale”. Diffidate delle imitazioni. Hanno anche il blog.

Tutti a bordo, a stasera

Come ha giustamente scritto Filippo, che stasera si riprende il ruolo di bravo presentatore cinefilo, anche se non c’è Italia-Inghilterra in tv, anche se non ci sarà il convegno con l’onorevole, con il rutto libero e la frittatona di cipolle adeguatamente confinati in appositi spazi, noi alle 22.15 puntualissimi si va in scena a SpazioMusica Pavia con l’immortale Corazzata Potemkin, vestita di una nuova musica.
Ci auguriamo che, dovunque egli sia tumulato, il compagno Einsenstein danzerà di gioia al ritmo della nostra nuova soundtrack.
Buona Cinestesia a tutti, presenti e assenti (giustificati).

La chiameremo Laguna!

Ebbene sì, cercavamo un nome d’acqua.
Ci piacevano anche Rugiada e Marea. Poi abbiamo pensato anche noi in grande.

Ok, ok siamo seri. La nuova ragazza – in arrivo tra circa un mese – si chiamerà come una sua trisavola.
Ma anche come un colore, un fiore, uno strumento musicale. Come un film e persino come l’indicativo presente di un verbo alla terza persona singolare.

Ma chemminchia c’entra?

A partità di distanza – chilometrica e funzionale – autogrill-stadio e autogrill-discoteca, ma se il primo lancio di agenzia fosse stato per esempio “giovane deejay colpito in autogrill”, cosa (non) sarebbe accaduto?

L’artista noto come quello che chiese di togliere le foto

Direi che il miglior posto da cui seguire l’evoluzione della battaglia tra Prince (tra i legali di) e i suoi fan per la rimozione delle sue immagini dai siti dei fan è questo blog (prince.splinder) che già in passato segnalammo.
E dal quale apprendiamo che la protagonista del prossimo video (anteprima) di Tafkap Prince Roger Nelson è l’italianissima ex fidanzata di un ex calciatore ex naufrago. Dice che il video è girato in Italia, ma quello sembra proprio Ponte Carlo di Praga no?
Comunque i siti dei fan di Prince sono meravigliosi. Scegli questo, alza il volume e dio-bono-come-pompa-il-funkhero.

Una Potemikin pazzesca (e l’agenda dei concerti)

Sì, lo so. Se dico Corazzata Potemikin vi viene subito in mente “una cagata pazzesca“. Su quanto sia o meno un capolavoro assoluto ne potremmo parlare ore. Ma non qui. Il dibbattito no! Però su quanto quella immortale battuta fantozziana abbia fatto contro il cinema d’autore invece vi rimanderei ai commenti al post di Emmebi (si chiama Cagate pazzesche il post nel caso il permalink vi tradisca).
La nostra Potemkin sarà inedita sì, ma non come la nuova release del film, appena uscita. Noi di inedito ci metteremo una colonna sonora live totalmente improvvisata, secondo i canoni della nostra CINESTESIA. Ospite sul palco il dott. Federico Cumar, uno dei trombonisti più in gamba che c’è in giro.

Già che ci siamo, rapida agenda musicale della famigghia Callegari a uso e consumo di fan e passanti:
– La zappaband i Contenuti Speciali celebrerà il Maestro il 4 dicembre al Thunder Road di Codevilla (PV) nel quattordicesimo della scomparsa. (Qui ci siamo sia io che Teo).
– Sabato questo risalgono sul palco di SpazioMusica Pavia i PG Time, con fratel Teo alla voce. Songs by Peter Gabriel.
– Il 24 novembre invece al Capolinea di Cusago debuttano i Get’em out!, yet another Genesis tribute band, che fanno invece solo pezzi dei vecchi Genesis, periodo Gabriel. Anche qui canta Teo. Inutile dirvi che solo dei pazzi possono pensare di suonare dal vivo cose tipo Musical box, Supper’s ready ecc. Comunque sul web ci sono le preview e vi potete fare un’idea. A chi chiede se il cantante si maschererà, un familiare pudore mi impone ora di non rispondere.

Vedere (e/o dormire) davanti allo scatolone in salotto

Ebbene sì. Siamo l’ultima generazione cresciuta con la tv tradizionale. Abbiamo i ricordi in bianco e nero, ravaniamo su youtube, ma ancora fatichiamo (almeno io) a staccarci da quello scatolone lì.
Volevo brevemente fare il punto di quel che riesco a seguire in tv.
Delle series guardo ormai solo Lost. Heroes mi ha strarotto. Dexter è intreressante. West Wing non mi ricordo mai quando c’è, ma un giorno me la rivedrò tutta dal principio. Come i Soprano e Six Feet Under.
Guardo Fazio ma più che altro a seconda degli ospiti. Trovo ultimamente poco divertenti sia Litizzetto che Albanese. Di Luttazzi ho visto 15 minuti poi ho cambiato su qualcosa di più allegro e utile: la trasmissione di Camilla sulle morte ammazzate per amore.
Delle Invasioni Barbariche non me ne perdo una. E scopro sempre prospettive e personaggi interessanti.
Report è vivo e lotta insieme a noi e anche Exit ha il suo perché per quanto la conduttrice debba imparare a farsi rispettare eccheccazzo.
A notte fonda mi sposto su History Channel. Per addormentarsi con lo scatolone acceso, niente di meglio di un sano documentario tipo “Storia della droga”, “Storia della prostituzione” o qualunque cosa su Hitler (“I criceti di Hitler”, “Le nipoti di Hitler”, Il caffelatte di Hitler”, “Hitler contro Maciste” ecc.)
Ma la ragione di questo post in realtà è che volevo dire che c’è in onda una fiction benfatta. Read More

Gioiose urne, eredità d’affetti

Ormai noi adulti non ci si fa caso. Ma uno dei luoghi in cui si è più sbizzarrita, nel male e nel peggio, l’italica creatività è il cimitero. Evidentemente in assenza di piani regolatori, essa si è sbrigliata di qualunque ragionevole pastoia fino allo sbreccamento totale. Calce & scalpello. Marmo & rivoluzione. Vince chi ce l’ha più grosso. L’angelo, la cappella, la croce.
Ce ne siamo accorti l’altra mattina portando la creatura dal nonno attraversando stavolta tutto il cimitero pavese. L’inizio è stato all’insegna dello stupore contemplativo: “wooow ma che bello qui…”, “oh come ci vorrei tornare più spesso”, “certo che il nonno è proprio fortunato ad abitare qui”. E noi lì tra una risata e un toccamento di maroni. Poi in effetti, l’innocenza sbarazzina della creatura ci ha spogliato di alcuni strati di sovrastrutture. E una volta rimasti metaforicamente in mutande, è partito il concorso per la tomba più strana.
Se ci passate, non potete non notarla. A giudicare dalle date di morte più recenti è figlia degli anni ’80 e forse è giusto che sia così. E’ un cilindro di almeno quattro metri di altezza con marmi interni nei toni del verde azzurro e una luminosa vetrata bombata.
Praticamente un box doccia.
Requiescant.

Signs

Nel giro di pochi mesi cambio lavoro, fecondo la mia signora, compio 40 anni e improvvisamente in fondo a sinistra mi spunta un dente del giudizio.

Halloche?!?

Se qualche anno fa mi avessero pronosticato che un giorno sarei andato a comprare una zucca di sette chili, che le mie donne l’avrebbero finemente lavorata di coltello (mentre io dormivo sul divano), che la creatura avrebbe disegnato e ritagliato piccoli mostri con cui adobbare la propria stanza, che sarebbe poi uscita nottetempo, vestita da strega per  suonare i campanelli, tornando con un sacchetto di dolcetti, ecco io avrei creduto solo alla parte in cui dormivo sul divano.