Sing sing sing (La playlist della Creatura estate 07)

Mi dicono che l’estate è finita ed ecco lo stagionale resoconto degli ascolti della Creatura. Che ormai mi ha gli abbondanti cinque anni e dunque sorvola ormai agile un pianeta di zecchini, coccodrilli e tagliatelle preferendo territori più adulti della canzone.
Di seguito le principali canzoni che si è masticata nella summer playlist. Sì perché in vacanza si canta di più. Qualcuna ve la faccio anche sentire. Se tutto funziona basta cliccarci sopra. Oppure per sentirle tutte cliccare il play del player Musica, qui a destra.

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Vespa batte Mentana?

Il mio è stato un fugace zapping verso la 1.30 ma mi pare che a parità di argomento (Grillo), nel processo di rinnovamento (auspicato, dovuto e atteso) del parco ospiti per parlare della rete, RaiUno fosse più avanti.

Stavo per scrivere che oltre a Filippo Facci c’era anche Massimo Mantellini, ma mi sa che ero brillo e traveggolavo ebbro di Ibra.
No?
Insomma chi era quello con la barba in collegamento?

Eh? Come dici? No, non il mio ex collega (comunicatore & attore) che ha avviato una coerente e recente carriera di trashmassmediologo all’isola dei Famosi, non lui, no.

L’italiano scritto (Curiosità + errore blu)

Questa cosa non la sapevo. Di come è nato il punto di domanda dico. C’erano ‘sti poveri monaci copisti che in coda a ogni domanda miniavano la parola “quaestio”. Un bel giorno uno di loro ha provato a sintetizzare in “qo”. E di seguito (ma si parla di centinaia di anni) un altro collega ha trasformato la o in un punto e la q in un ricciolo cominciando a scriverli non di seguito ma uno sull’altro.
Questa cosa l’ho scoperta nel libro di Beppe Severgnini Italiano, lezioni semiserie (rapido, utile, divertente), che a sua volta l’ha scovata su Wikipedia.

Questa invece mi sa che la sbagliavo. Oh mio caro “Qualcun’altro” ebbene sì, quante volte, ti ho scritto con l’apostrofo? Ebbene lo confesso io, prima che me lo dica qualcun altro.
E questa cosa me l’ha ricordata Laprofe, in una delle sue lezioni di italiano a Radio Deejay (non so quando vanno in onda ma ci sono in podcast sul suo blog).

CINESTESIA – Programma 2007-08

Da ottobre a giugno, un martedì al mese, appuntamento a SpazioMusica Pavia con i grandi classici del cinema muto, rimusicati, rianimati, rumorizzati, suonati rigorosamente dal vivo.
Mescolando generi, esperienze e suggestioni.
Nuovo schermo, più posti a sedere, nuovo bravo presentatore cinefilo, pop corn (ma solo nell’intervallo). Più spettatori, ovviamente, ehi sto dicendo a voi.
Sul palco, noi cinque musici di bluEsForCe. Perché squadra che vince non si cambia.
Per chi fosse nuovo, il racconto e l’evoluzione della mia CINESTESIA, vista dal palco buio, è in questi post.

CINESTESIA, Calendario 2007-08

  • 9 ottobre: Il dottor Mabuse: il grande giocatore – Fritz Lang (1922)
  • 13 novembre: La corazzata Potemkin – Sergei Eisenstein (1925)
  • 11 dicembre: Passione e morte di Giovanna d’Arco – Carl T. Dreyer (1928)
  • 8 gennaio: La febbre dell’oro – Charlie Chaplin (1925)
  • 12 febbraio: Aurora – Friedrich Wilhelm Murnau (1927)
  • 11 marzo: Come vinsi la guerra – Buster Keaton (1926)
  • 8 aprile: L’isola del peccato – Alfred Hitchcock (1929)
  • 13 maggio: Lulù – Il vaso di Pandora – Georg Wilhelm Pabst (1928)
  • 10 giugno: Destino – Fritz Lang (1921)

Concerto zappiano a Pavia. Rinvenuto cadavere decapitato.

Sabato sera a Pavia, al cospetto di un pubblico folto e plaudente (se c’eri scrivilo nei commenti, grazie) i Contenuti Speciali guidati da Mariano Nocito si sono esibiti nel loro omaggio alla musica di Frank Zappa.
Appena pronte verranno diffuse testimonianze fotografiche. Tese a dimostrare che quanto scritto dalla Provincia Pavese, da me imbeccata, a proposito di “signori brizzolati e con la pancetta” non è del tutto esatto. (Grazie un sacco alla Provincia:-)
Chi doveva filmare non ha schiacciato play (barnaba, eri meglio te, sorry).
Frank Zappa in persona, nel nostro consueto debrief telepatico, ha ringraziato musici, fan, passanti, bimbi sui gonfiabili, il signore pisano che passava per caso, gli zappofili di Casarile e persino il Disinformato qui sotto.
Poi ha semplicemente chiesto la testa del fonico.
Già fatto.

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Conversazione intercettata nelle penultime file.
Disinformato, rivolgendosi al tipo accanto a lui: “Ma questo Zappa… è napoletano, no?”
Tipo: “No, no è un chitarrista americano…”
Disinformato: “Ah bello, quindi suona lui stasera?”
Tipo: “… no… non può… è un omaggio…”
Disinformato: “Ah, allora è un concerto contributo, ho capito grazie.”

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Il coppolino è per salutare nonno Joe.
La foto, come sempre in questi casi, è di Tinez, che come al solito ringrazio devotamente.

L’amore è geko*

Si può promuovere una cosa assai concreta e ben poco emozionante come delle controsoffittature, mettendo in scena in pochi secondi l’amore e la morte con una sana spruzzata di splatter? E utilizzando come testimonial dei gelidi rettili?
La risposta è qui ed è positiva. Si può.

* Segnalazione (e titolo!) via Gualtiero De Marinis su Film Tv.

Heroes & Zeroes

Ho guardato e apprezzato le prime puntate di Heroes.
(Qui la recensione di Mae, che sui terreni seriali televisivi è per me un’autorità).
Certo non eguaglia Lost quanto a profondità dei personaggi. Il ritmo serratissimo (e la dispersione geografica e cronologica dei protagonisti) non permette di giocare coi flashback incrociati e di costruire lentamente i caratteri. Che è la cosa più bella di Lost. (La più bella dopo di lei, naturalmente).
Però Heroes è bello, molto direi. Anche divertente.
Il fatto è che dopo aver visto queste parodie (qui e qua), temo che non riuscirò più a seguirlo seriamente.

Shave to love // Sbàrbati e limona!

Fight for kisses, lo spot di Wilkinson che vi spiega come riconquistare i baci di vostra moglie gabbando il più pericoloso dei concorrenti.
Col quale però dopo ve la dovete vedere voi…
(Se non riesci a vederlo, guardalo dai Ninja)

Liberate i Saperi

L’amico Lele mi invita a Saperi Liberi, Liberi Saperi, che comincia venerdì a Bressana Bottarone e si sposta poi anche al Barattolo a Pavia. Sono 4 giorni, 2 weekend consecutivi, di musica, video e libri Creative Commons.
Tutta cultura con licenza copyleft, insomma, cultura che non è finalizzata solo a fungere da merce di scambio e di royalties. Ma che diventa un modo per socializzare, per condividere, e – perché no? – per costruire proprio dal basso nuovi modelli di business, slegati dalle major e dalle loro logiche.
Sul tema delle licenze creative, io millanto sovente una consapevolezza che cela in realtà una cupa voragine concettuale.
Significa che non ne so una beata mazza. Quindi farò il possibile per andarci.
Spargete la voce, grazie.

(Poi scopro che gli amici di Gnufunk sono amici di bluEsForce. E allora diamine, sono già anche amici miei.)

E non sentirli.

Da oggi io ho gli stessi anni di Sgt. Pepper.
Com’è noto, in quanto a spirito entrambi ne dimostriamo molti meno.
Sui capelli invece non c’è partita.