Ohilà, ve l’ho detto quanto mi…
Ohilà, ve l’ho detto quanto mi piacciono?
No, già, credo di essermelo dimenticato.
Intendo il libro della profe.it e il disco di Ginevra di Marco.
Il blog della profe me lo segnalò il buon farfi (grazie) un anno fa. Lo lessi, mi garbava vieppiù, ma come tante altre cose non riuscii a seguirlo. Ora recupero col libro.
Ginevra confesso che non la conoscevo ma ho visto un pezzo di concerto a Pavia. E fratel teo, solitamente stronzo e di gusti esigentissimi, ne ha detto meraviglie, si è professionalmente invaghito insomma, mi ha già proposto un paio di canzoni (superclassico, novità).
Un libro e disco insomma mi fanno compagnia in questi giorni.
A pensare a cosa hanno in comune io dico sì, un paio di cose mica tanto frequenti: l’autenticità e l’energia positiva che trasmettono.
update: il video della profe a Otto e mezzo. C’è anche Genna! (E Buttiglione vabbè…)
Le formiche nel loro piccolo si allevano…
In un lungo e lento weekend trascorso dentro la mia famiglia, senza mai fumare, senza mai accendere il pc, weekend culminato in una lunga giornata al Trebbia, ho commesso solo un irreparabile errore.
Non ci dovevo entrare in quel negozio di giocattoli, quello di c.so Garibaldi. Si badi: non una corsia di supermarket o un franchising del giocattolo come tanti. No, un vero negozio con dentro i giocattoli belli, originali, affascinanti che altrove non trovi. E con dentro persone che te li spiegano.
E chi si innamora poi non può farne a meno.
Parlo di me, mica della creatura.
Io, per allevare e osservare i miei insetti, usavo una scatola di plastica trasparente di quelle per le camicie. Un formicaio gigante resistette sul balcone un intero anno. Completo di uova, larve, pupe, operaie e guerriere che sgozzavano gli intrusi.
Ora, in questo millennio, ti vendono delle scatole con dentro degli “ecosistemi autosufficienti”. Con un gel blu che nutre le piante e anche le formiche. Tu ce le metti dentro e poi passi le ore a guardarle scavare nel gel dipinto di blu. A solo 18 euro ti porti a casa un pezzo vivente di Quark che poi secondo me arreda perfino.
Non stonerebbe in salotto dico. Su questo punto mi devo lavorare Lady Burp.
Natale è lontano, ma con un’agenda delle Winx mi sono già comprato il voto della creatura.
Gli alieni odiavano il jazz?…
Gli alieni odiavano il jazz?
No. Però odiano te se provi a beffarti di loro.
Vi assicuro che non è carino essere colpiti dalla vendetta dell’alieno petomane. Vi risparmio i dettagli olfattivi.
Si deve essere accorto, lui, che la lista di 10 brani jazz che gli avevo consigliato era completamente inventata.
Siccome non ci tengo a essere di nuovo oggetto del suo cannone, ecco quella vera. Anche se già ora che la rileggo la cambierei e continuerò a cambiarla mentalmente ogni dieci minuti finchè vivrò. Indeciso dai capolavori e dal genio altrui.
John Coltrane, Naima
Thelonious Monk, ‘Round midnight
Charles Mingus, Goodbye Pork Pie Hat
Bill Evans, Waltz for Debbie
Miles Davis, All Blues
Ella Fitzgerald, A-Tisket, A-Tasket
Billie Holiday, Strange fruit
Duke Ellington, Sophisticated Lady
Ornette Coleman, Ramblin’
Charlie Parker, Ko Ko
Le persone a cui avevo passato la palla, Loveisavirus, Onlinemusicresources, Gaia (più Robyxz e gli altri da loro chiamati in causa) si sentano libere di insultarmi (alcune già l’hanno fatto) per il giochino creativo compilatorio. Che però vi assicuro, non aveva intenzioni maliziose. Casomani quelle di farci sopra qualche riflessione.
Pop brain…
Pop brain
L’altro giorno ho scambiato alcuni sms con il mio chitarrista preferito.
Ho iniziato io. Lui insegna alle medie quindi io gli ho scritto: Compra La profe, fidati.
Lui ha replicato con: Sì, ma solo se tu compri Coscine di pollo.
– Buona idea l’ho letto subito dopo Natura morta con picchio e prima di Jitterbug.
– Cazzo ora capisco perchè io e te ci si capisce senza parlare. Abbiamo il cervello "esploso come i pocorn", proprio come lui, il genio di Seattle.
Seguono altri nostalgici sms (che vi risparmio) su come, perchè e a chi attorno ai 25-30 anni, abbiamo letto, fotocopiato, rilegato, regalato i libri di Tom Robbins.
Quando i colleghi fanno oh…
Quando i colleghi fanno oh
Oggi qui nella nuova agenzia in cui lavoro, faccio un piccolo training per tutti sul web 2.0 in generale e su alcuni strumenti di lavoro in rete (Google Reader e Delicious).
Farò ampio uso della metafora del secchiello e dei rubinetti che ho trovato nel libro di Maistrello, La parte abitata della rete.
Spernacchian Rapsody…
Spernacchian Rapsody
Un uomo che si è imparara tutta Bohemian Rapsody, compreso il solo di chitarra, e che la riproduce alla perfezione emettendo pernacchie con le nude mani merita:
– un Nobel per l’impegno
– un buono per un ricovero psichiatrico
– una scrittura per uno show nella tv italiana
– un invito alla prossima reunion dei Queen
Guardate il video e dite la vostra.
Auguri col due di picche incorporato…
Auguri col due di picche incorporato
“Papi, ho fatto il disegno per il biglietto del regalo di Federico.
Lui mi vuole sposare e io no. Così gli ho fatto il disegno di noi due e in mezzo ho messo un cuore. Però cancellato.”
Cose strane dal mondo…
Cose strane dal mondo
“Papi papi lo sai che c’è un paese che mangiano la cacca di antilope e poi la sputano e chi la sputa più lontano vince una mentina e un bacio?”
Allevo una piccola perfetta testimonial di National Geographic Channel.
E sono quattro…
E sono quattro
Cioè sembra ieri. E invece sono passati quattro anni, minchia quattro anni.
Questo blog è dei gemelli e stando alla colorstrology è di colore Chamois (Pantone 15-1145) una specie di arancione, dunque "passionate, warm, moneymaker" (a parte il terzo ci stiamo dentro…)
Come se non bastasse si spartisce il compleanno con gente tipo Pope, Maiorca, Bramieri, Platini, Nino d’Angelo, Manu Chao e Juliette Lewis.
E questo era il complepost, ora passiamo alle cose serie.
Soffio? Ci siete? Soffio?