Con-nes-so a sin-ghi-oz-zo…

Con-nes-so a sin-ghi-oz-zo
Da due giorni l’ADSL di Libero Infostrada ha qui a Pavia la velocità di un tartabradipo lumacoide zoppo, bendato e incatenato a un lampione.
Si fatica persino a scaricare le email. Se avete qualcosa da dirmi, per favore, scrivetemi una email, poi stampatela e speditemela per posta.

E già che ci siamo, grazie a tutti quelli che sono venuti al concerto di ieri sera e che non ho fatto in tempo a salutare di persona perché si è fatto tardi.
Mio cugino Burpovic vi ringrazia per aver plaudito alla sua marcetta balcanica.

Strano no?

Dico che uno molla il lavoro in agenzia, saluta tutti i (neo ex) colleghi, dall’ad all’ultima maestranza, gli ammolla l’indirizzo del blog invitandoveli tutti e pensa uh uh chissà cosa scriverò questa settimana di tanto fico da tenermeli stretti anche come lettori… e poi non scrive una beata fava.

Strano no?
Dico che uno sono tipo tre mesi che si disinteressa quasi completamente degli altri blog, una specie di pausa di non-lettura come per tema di cadere in un gorgo e di non riuscire a starci dietro e utilizza il proprio blogghino ormai come un’agenda per l’autopromozione… e intanto gli accessi inspiegabilmente salgono.

Strano no?
Dico che uno passa la prima settimana a casa col progetto di tener dietro al nuovo lavoretto part time e di rimettere in ordine tutto (libreria, dischi rigidi, files sparsi, foto, musica) al fne di crearsi uno spazietto personale nella magione… epperò quella settimana gli tocca la creatura ormai non più infetta ma comunque a casa dall’asilo e fa un po’ fatica a tener dietro a tutto e così riesce solo a fare il lavoretto e a svagare la creatura e gli capita di pensare se esistano da queste parti quei co-working spaces di cui ha sentito dire alla radio.

Strano no?
Dico che si ammolla la creatura ai nonni con l’intento di svaccarsi e passare la pasquetta sul divano, coccole e telecomando… e poi a metà pomeriggio sei lì che Lady Burp ti ha convinto a spostare due cazzi di mobili (ma per crearti uno spazio tuo, mica puoi dire di no) che ti penti di averli commisionati al falegname che se li prendevi all’Ikea con un cazzo di dito li sollevavi altro che lasciarci i lombi della schiena che pensavi di utilizzarli in altro modo i lombi un modo più suggestivo vedi sopra col telecomando abbandonato sotto un ginocchio a randomizzare canali che tanto nessuno dei due guarda.

Strano no?
Dico che l’amica e collega di Lady Burp in procinto di matrimonio viene a visitare la creatura varicellotica e a stringere teco accordi musical matrimoniali e per burla del fidanzato, accertatisi che lei la varicella l’abbia già fatta, oh s’ nessun dubbio, le si disegnano puntini rossi sulla schiena… ma poi dopo soli tre giorni lei la varicella la prende per davvero e chissà se vorrà ancora la creatura untrice come damigella per lo strascico? E chissà se la pustula postuma dona sotto un vestito bianco e chissà se ci vorrà del make up speciale?

Strano no?
Dico che nonostante tu sia l’uomo meno fashion del globo, per una serie (la stessa) di curiosi contatti, ti tocca in sorte un lavoro per un brand trendyssimo e nel giro di un paio di giorni devi imparare un linguaggio un sacco lifestyle e saper distinguere un’avana gialla da un tartaruga chiaro?

Strano no?
Dico che torna a Pavia il Burp Quintet e dovresti aver scritto nuovi brani o nuovi arrangiamenti… e invece tutto il tempo che gli hai potuto dedicare se n’è andato in spedire comunicati stampa e appiccicare locandine per la città anche tipo accanto al divieto di affissione in pieno centro.

Strano no?
Dico che in quella settimana in cui sei a casa con la creatura devi imparare anche otto canzoni (?) di Frank Zappa e allora prendi tempo e glielo spieghi e lei all’ennesima volta che sente la frase (bastarda) di Zombie Woof ti dice papi basta con quella brutta canzone insomma avevi detto che giocavi con me coi lego e se sapesse già dire cazzo come rafforzativo lo direbbe perché la faccia che fa è proprio quella lì, papi eccheccazzo!

Strano no?
Dico che fino alla scorsa settimana anche coi colleghi più vicini era tutto un teniamoci in contatto leggimi scrivimi baciamoci… e in una settimana abbondante non hai quasi mai trovato il tempo di farti vivo.

Strano no?
Dico che hai trovato una lampada e l’hai sfregata tutta ma non è accaduto nulla, però poi mesi dopo ti è arrivata quella telefonata che aspettavi e forseforse ma vuoi vedere che dentro quella lampada c’era un lavoro nuovo che pare fatto su misura per te?

Strano no?
Dico che in tutti i disegni della creatura c’è lei con Andrea (al campeggio, sulla carrozza, al ballo, a cavallo) e questo Andrea non solo è il birbante che tutte loro deilla classe dei blu vogliono sposare, ma è pure – per modi e maniere – una già ben delineata proiezione alta un metro dello stronzo che loro fanciulle inseguiranno da grandi e guarda caso è anche il figlio di colui che millenni fa ti disse che Babbo Natale non esisteva e allora un giorno ci provi e alla creatura suggerisci bastardamente la verità cioè che Andrea l’anno prossimo andrà a scuola e lei dovrà trovarsi un altro fidanzato e lei molla il disegno e ti guarda fisso e ti dice forte SCORDATELO e poi finisce il sole calcando forte da bucare il foglio.


Strano no?
Dico che tutti i post che avevi annotato qua e là tornano fuori prepotenti tutti oggi e tutti insieme e forse nemmeno tutti e a questo punto ti tocca un unico mega post e nemmeno lo rileggi e chisseneimpippa della punteggiatura no?

Mercoledì 11, tutti a Spazio!…

Mercoledì 11, tutti a Spazio!
Burp quintet
Sogno una bella serata, di buona musica, tanta energia e tante facce di amici che ho voglia di rivedere.
Vi aspetto.

Same sky, same woman…

Same sky, same woman


Ebbene, l’altra sera alla Casa della Poesia mancava solo una cosa: un’affluenza degna di una buona causa. Che era poi quella della salute delle donne nel mondo.

I dati dell’OMS (mortalità causa parto e mortalità neonatale), raccontati dalla voce di un suo rappresentante fanno parecchio inorridire. La bella notizia sono invece i progetti di sviluppo sanitario che il S. Raffaele porta nei paesi più problematici.
La novità è che questa partnership OMS – S. Raffaele – Amref ha generato il progetto "Art for Health", pop art e fumetto per aumentare la consapevolezza e stimolare la riflessione.

I quadri di Elisabetta Farina sono volti bellissimi di donne di tutte le latitudini che, questi sì, riempivano la sala. Ora stanno in mostra a Parma e presto cominceranno a viaggiare anche all’estero.
È un bel progetto. Ho come la sensazione che ci rivedremo.

L’età dell’innocenza…


WinxDopo mille insistenze (sue) e mille tentennamenti (miei) sto guardando insieme alla creatura un cartone delle Winx.

Provo un insopprimibile malinconica nostalgia per i Teletubbies, Heidi e Barbapapà.

La salute del mondo passa attraverso le donne…

La salute del mondo passa attraverso le donne
Domani, martedì 4 aprile a Milano, Casa della Poesia, Palazzina Liberty, Largo Marinai d’Italia.
Una serata organizzata da OMS e AISPO.

Apertura e chiusura a cura del sottoscritto e di Luana con una manciata di buone canzoni.

Le tipe che piacciono a me

Da ieri la mia amica Miro, di Le cose che piacciono a me, è ospite settimanale sul blog di Grazia.

Io mi ero presentato alla selezione insieme a lei ma mi hanno sgamato facile perchè a una risposta del test ho scritto Manò Lo Blanik.
Comunque in minigonna facevo la mia figura. Baffo compreso, intendo.

Ultimo giorno

Oggi è il mio ultimo giorno nell’agenzia per cui ho lavorato in questi ultimi 5 anni abbondanti. Lo sapevo da tre mesi. Ma ovviamente mi sono lasciato per le ultimissime ore una lista di cose lunga così. Sbaraccare libri, cd, svuotare cassetti, lasciare in ordine cose e mansioni e persone.
Sono sensazioni strane. Confusione mentale. Ieri ho portato a casa tutti i disegni di mia figlia. Anche quelli che lei in persona aveva regalato a Paola e Claudia. Ma glieli riporto. Penso.
Da domani la mia email di lavoro verrà letta da qualcun’altro. Che sicuramente si cuccherà le email personali di coloro che sono ancora all’oscuro.

Un’ora fa è partita l’email di commiato per tutti, management e colleghi, scritta mescolando ragione, sentimento, opportunità.
Ho salutato le ragazze del sefl service. Il mio aspetto baffuto – a loro sgradito – ha tamponato in anticipo la loro nostalgia.
I ragazzi del bar del mattino non li ho salutati. Ho perso il tempo, c’era casino e via. Eppure dopo cinque anni di "il solito-grazie-ciao-buona-giornata", quattro parole ci stavano. E non ha senso passare di lì alle 18. Che potrebbero giustamente non riconoscermi neppure. Come uno che piove giù da un altro emisfero, che sta agli antipodi dell’aperitivo.

Mi resta un milione di cose in tre ore. Forse sopravviverò e tornerò su questo tema a freddo, con anche l’energia per fare un titolo degno.
E poi gli ultimi 900 passi dall’uscio dell’ufficio al treno.
Che mi porta a casa.
E poi altrove.

SpazioMusiCast n. 3

Stavolta nella puntata del podcast ci sono due gran bei nomi del rock italiano.
Il veterano Graziano Romani, direttamente dalla via Emilia e i più giovani, ma non meno energici, Cheap Wine da Pesaro.

Si scarica o si ascolta da qui.
Registrata un sabato pomeriggio che fuori c’era il sole.

SpazioMusica: omaggio a Peter Gabriel…

SpazioMusica: omaggio a Peter Gabriel
I PG Time, la band veneta di fratel Teo (che non c’entra con Perugia ma tanto con Peter Gabriel), torna domani a SpazioMusica.
Chi li ha visti la volta scorsa si è divertito un tot.
Vero Beppuzzo e Giovannuzza e Mirelluzza (che oggi è pure il suo comple)? Eravate ancor sobri vero?

Accorrete numerosi altrimenti Teo poi gli girano e mi rompe i maroni per una settimana o più.
Scherzi a parte, andate sul loro sito (per altro giurassico) ad ascoltare le preview e poi ditemi che ve ne pare.