Il mouse e la topa

Li ho tenuti tra le mani una decina di minuti. Indeciso tra quello rosa e quello azzurro. Confrontando gli indici e ragionando sulle sottili differenze (annunciate dagli autori) tra un testo e l’altro.

Chiedendomi se avesse senso esporli nello scaffale “erotismo”. E non piuttosto in “internet”, o “psicologia”. (O novità, o best seller!).
Certo: da un lato stare in “erotismo” conviene. Per il solito discorso del vello pubico e del carro di buoi. Però pur non avendoli ancor letti so che questi non sono libri erotici.
Io li avrei messi accanti agli altri di Scrittomisto.

Comunque uno di loro ora sta nella mia saccoccia.
Anzi no. Stava.

Rientro in ufficio e lo mostro alla collega dirimpettaia. Che se lo rigira tra le mani e commenta incuriosita – ma un filo distaccata – sul se come una signora della sua età (non chiedete a me, non si dice) possa aver cose da scoprire da un libro siffatto.
Morale della favola, poco fa lei chiude la sua giornata, saluta, esce e il libro (il mio) non si trova più.
E domani insieme scopriremo se ha creduto che fosse un regalo o se la curiosità ha potuto più del distacco, se è cleptomane o cos’altro.

Sempre che venga a lavorare la collega dirimpettaia domani.
E non scappi via stanotte con un idraulico polacco conosciuto in chat.

Scrivere la risposta n. 4 …

Scrivere la risposta n. 4
Qualcuno di voi è iun grado di spiegarmi perché da due mesi in qua non leggo praticamente nessun altro blog?

1. Ho da fare (parzialmente vero ma superabile).
2. Sto diventando miope (sì, ma glisserei sui motivi, grazie).
3. Sono diventato stronzo.
4. …

Confusamente vostro…

Confusamente vostro
Quel poco che ho intravisto di Sanremo (apertura e chiusura) non mi pareva malissimo (Silvestri, Ruggero, Rossi, Dorelli). Poi ho capito che era la serata dei duetti e quindi le canzoni erano abbastanza sconvolte.
Di Bollani non ci si finisce di stupire. Dei Tet De Bois non visto il batterissta, sorry Raffy, ho capito dopo chi erano. Ah sì poi c’è la Gialappa in radio, qualche A.C. che manda 500 rose rosse alla svizzera che infila grevi doppi sensi a base di Trick Track e poi qualcuno mi spiegherà se c’è un nesso col prodotto che lei testimonial (voce del verbo testimonialare, mbè?) oppure son io che penso male.
Che poi ieri sera, fanculo lo stile ora sbraco, ero fuori con Luana a cercare serate e ho rimesso piede in quei ristopub col cantante pianobarista coi volantini con la foto, tipo "Manuel il pianobarista coi fiocchi", sì insomma però la nostra è una proposta di qualità bla bla. Bene, si negozia e poi – portate a casa le serate – ora mi chiedo: dobbiam fare una locandina in stile naz-pop tipo appunto Manuel? Cazzosanto, no. Diomio Tinez, Vale, Lara, amici grafici e fotografici ditemi che sarà più bella. E poi ci chiamiamo Luana & Cristiano che fa un sacco balera? O ci dobbiamo pure inventare un nome? Che poi io avrei anche da pensare a inventarmi un lavoro no? O forse no.
E comunque da quel poco che ho ascoltato il fatto che Borat sia doppiato mi ha messo un po’ di cattivo umore. Per altro se noi italiani siam provinciali cazzo ci vuoi fare?
E poi mi han detto che Mario Biondi sta con Amalia Grè, si vabbè ma a te ti frega?
Ma questa sarà un’intervista seria a Bollani o no?
E soprattutto, perché a casa non mi funziona il Mulo? Dove erro?
E scoperti tutti quei fantomatici podcast internazionali su iTunes, troverò mai il tempo di non ascoltare anche quelli?
E perché mi fa apura l’idea di aprire una partita IVA? Quale misterioso trauma infantile cova sotto questo pensiero?
E devo o no smettere di guardare i Sopranos alle 2 mentre faccio step e mangio la merendina di Alice?
Tra l’altro oggi scade il bando del Premio Andersen e non gli ho mandato nemmeno un rigo.
Che non ho trovato il tempo, l’idea, l’energia insomma.
O non è che faccio troppe cose? Però mi piaccion tutte.
E infatti mai come oggi ho avuto la tentazione di Second Life. Perché dice il Venerdì che c’è un’isola che lì si parla solo italiano (appunto siam provinciali e ci meritiamo Borat doppiato) e lì si fanno eventi, concerti cose e tutto ciò si chiama Ibridarte e appunto.

Ma se ho mille cose da fare in questa vita, mi conviene averne un’altra tale e quale?

How many Burps!…

How many Burps!
Un anno fa avevo scoperto il canadese blogburp, che un po’ mi somiglia anche come  temi.
Due minuti fa ho cercato Burp su MySpace.
Siamo parecchi eh?

Cinentusiasmo…

Cinentusiasmo
Converrete con me che cinquanta (50) persone che a Pavia si muovono in una fredda sera di un martedì di febbraio per andare a Spazio a vedere (e ascoltare) un film degli anni ’20 sono un ottimo risultato.
Il locale, quindi, è contento.
Noi di più. Per l’attenzione assoluta, per i commenti positivi, per l’applauso finale bello lungo. E soprattutto per quell’intesa che sta nascendo sul palco e che viene cementata dalla pastasciutta + salame delle ore 21, in cui si guarda insieme il film e insieme si decide come e cosa suonare.
La rassegna è partita bene, i media (nel nostro piccolo ambito, intendo) ne hanno parlato. Ora si procede. E c’è un girato video che è qui da montare. Riusciranno i nostri eroi a farne un buon trailer?

Buenos dias Buenos Aires…

Buenos dias Buenos Aires
Dialogo di ieri tra il sottoscritto e la propria collega-dirimpettaia blogcuriosa.

Paola: Hai sentito che la Giovi se ne va a Buenos Aires?
ZB: Sì, ma poi torna…
Paola: Boh chissà. Secondo me se si trova bene là, capace pure che si ferma.
ZB: …
Paola: …
ZB: Oh, cazzo. Ma c’è tutto l’Atlantico in mezzo.
Paola: Eh sì.
ZB: È grosso l’Atlantico eh.
Paola: mhm
ZB: …
Paola: Io un’idea ce l’avrei, per restare in contatto… un posto dove scriversi e leggersi…
ZB: Stai per caso pensando a…
Paola: …un blog!
ZB: Geniale. Ci vogliono 5 minuti: ce ne metterò 3.

Ecco fatto.

Un buon motivo per guardare il (dopo)Festival…

Un buon motivo per guardare il (dopo)Festival
Un anno fa un’azienda cliente cercava una penna brillante per firmare delle corrispondenze dal Festival nello stile del proprio animalesco testimonial. Mi chiesero di fare dei nomi e io chiamai i quattro blogger che mi parevano più adatti e a cui il lavoro poteva in teoria interessare: Lisagialla, Pulsatilla, Personalità Confusa, Daveblog.
Non se ne fece nulla perché il cliente poi cambiò idea a monte e optò per un investimento in mezzi anzichè in contenuti.
Ieri notte una di quei quattro ieri notte era lì che faceva l’opinionista al Dopofestival.
Festival di cui io non ho visto nulla.
Che mi sono perso? (Poi vi dico che vi siete persi voi a non venire a Spazio).

C’è il sole…

C’è il sole
Oggi lavoro da casa, su un nuovo (futuro) cliente, sul divano, wireless, con Bach in sottofondo.
Sembrano ottime premesse per un cambio di vita che attendo e che potrebbe assumere (anche) queste forme. Chi mi ama incroci i diti. (O – se pignolo – le dita.)

Intanto l’evento Cinestesia è uscito sulla Provincia, su blog e siti pavesi  e anche su  Cineblog. Fare l’ufficio stampa di me stesso comincia a dare ottimi frutti.
Stasera giriamo anche del materiale per un trailer della rassegna.
Dietro lo schermo indosserò i panni musicali (un organo che vibra) del mio quasi omonimo Dr. Caligari.

Musica e cinema muto: debutta Cinestesia…

Musica e cinema muto: debutta Cinestesia
Cinestesia
(Ok, questo non è un post, è un comunicato stampa, quindi il tono è un po’ impersonale.)

Cinestesia è una rassegna di classici del cinema muto sonorizzati dal vivo a cura del collettivo bluEsForCE. Si tratta di 5 appuntamenti, uno al mese da qui a giugno, per un progetto che rende omaggio ad alcuni grandi registi del cinema muto attraverso l’arte dell’improvvisazione  musicale collettiva.
Per (ri)scoprire la forza del cinema puro con la nuova linfa che può trarre da un commento musicale originale.

Il primo appuntamento è martedì 27 febbraio, ore 22.00, con “Il gabinetto del dr. Caligari”, di Robert Wiene, ingresso € 3.
Le altre pellicole in programma saranno “Il fantasma dell’Opera”, “I Nibelunghi: Sigfrido”, Il Golem. Si chiuderà in giugno con una serata dedicata a George Méliès.
Anche con questa iniziativa, SpazioMusica (che ha appena lanciato online il proprio podcast) conferma il proprio impegno per una proposta artistica originale e di qualità.

bluEsForCE è un collettivo di musicisti di diversa matrice (blues, rock, jazz, electro) che da alcuni anni orbitano intorno al palco di SpazioMusica.
Martedì sera saliranno sul palco in questa formazione: Paolo Terlingo (chitarra), Luigi Scuri (batteria), Roberto Lisi (basso), William Novati (elettronica), Cristiano Callegari (pianoforte). Sul sito è possibile scaricare gratuitamente il cd “-INO”.

Il programma completo di Cinestesia.

Ci vediamo lì?

Dalla pianola al tunnel alla pantofola

Ultimamente mi è capitato di rimettere ordine il mio cv. E ci ho preso gusto e appena ho aperto su MySpace, ne ho messo uno “musicale” anche lì. Ora anche qui.

Dalla pianola al tunnel alla pantofola
“Erano i profondi anni ’70 quando il mio babbo vendette la sua casacca per comprarmi una pianola Bontempi. Arancione.
E poi mi mandò a scuola di musica. Classica.
Ci misi solo pochi anni a capire che mi piaceva di più il Paese dei Balocchi. Da cui si aveva libero accesso ai tre ben noti tunnel: Sesso, Droga e R&R, un paio dei quali frequento tuttora. Il mio Paese dei Balocchi è stato a lungo l’universo pop-rock (il MOD740 è stata la mia band per un decennio). Dagli anni ’90 mi sono un po’ imborghesito, ho messo su pancia, indosso pantofole kazake e prediligo le sfide del jazz e della musica improvvisata.

Attualmente i miei progetti attivi sono quattro.

– 1. Burp Quintet: quintetto con ritmica più sax e tromba, attivo soprattutto nel Ponente ligure. Repertorio di standard e brani propri, più qualche rivisitazione.

– 2. BluesForCe Cinestesia: formazione aperta nata a SpazioMusica di Pavia per rianimare le musiche di vecchi film muti. Una volta al mese il martedì. New soundtracks / ancient movies. Altre info qui

– 3. Duo acustico piano+voce di soul jazz & standard con la cantante Luana Pasi.

– 4. Uku-Kazoo Lele & his Magic Virtual Arkestra, featuring Guiboss (duo con kazoo e ukulele), ideale per i vostri eventi: matrimoni, cresime e comunioni, estreme unzioni, iniziazioni e Dico.

Sempre con gli amici di SpazioMusica, sto producendo un podcast – SpazioMusiCast – di cui sono autore e conduttore.