Amiga busca caballero para clases de tango…

Amiga busca caballero para clases de tango
Riceviamo e doverosamente pubblichiamo.
Come potremmo noi, gente di cuore, restare sordi a tale accorato appello?

Zio, confido nel tuo aiuto per una disperata ricerca (peggio di quella del sacro Graal)… in breve:
conoscete
maschio milanese o zone limitrofe età dai 20 in su interessato a prendere lezioni di tango e farmi da cavaliere?
Il beppe – solito vile e privo di entusiasmo – si è rifiutato, così come tutti gli altri esseri di sesso maschile di mia conoscenza. Lasciando perdere ogni considerazione sui danni arrecati alla mia autostima, credo che la mancanza di lezioni di tango potrebbe provocarmi grossi scompensi sul piano emotivo…
Per cui… mettetevi una mano sul cuore,


un
abbraccio

Giovanna

Astenersi marpioni, grazie.
Ché la Giovanna non ha bisogno di un fidanzato, giacché già lo tiene. Milanese ma col gene siciliano, per giunta, come si intuisce dalla foto linkata sopra.
Solo tanghisti (tangueros?) appassionati ma senza secondi fini, dunque. Orsù chi è il primo?

Modern Times…

Modern Times
Tempi Moderni BluesforceStasera a SpazioMusica verso le 22.30 proiettiamo Tempi Moderni di Chaplin, abbassiamo l’audio originale e da dietro lo schermo provvediamo noi di bluEsForCE. I cinque di Nosferatu, più forse un percussionista.

Sarà un po’ più difficile della volta precedente, pensavo, ecco perché:
1. la prima è andata benissimo e bisogna mantenere le aspettative (nostre e di chi torna).
2. il film è decisamente diverso e molto più noto. Ha i ritmi più veloci della commedia a cui l’orecchio dell’ascoltatore associa automaticamente musiche di scena di un certo tipo e sottolineature e cadenze. Quindi senza musica scritta e solo a sguardi sarà una bella sfida.
3. non potremo usare l’escamotaggio "un personaggio, uno strumento".
4.
viene anche la mia mamma e temo che si smaroni (o peggio che inchiodi a un muro di chiacchiere qualche incolpevole avventore, magari un ex alunno, o peggio ancora che le offrano uno spino e lei dica "sì, sono anni che lo dico ai miei figli che voglio provare ma nisba".
5.
dovendo noi musicisti decidere tutto a cena, non so sia più adatto l’aglio e olio oppur la carbonara.

Ci si vede in zona.

Podcast: due libri utili…

Come dicevo, mi sono documentato e ho letto Musica e radio online di Michele Faggi e Il tuo podcast di Giuliano Gaia e Stefania Boiano. Utili e se vogliamo pure complementari.

Quello di Faggi (alias L’impostore, autore di Indie-eye e altro ancora) ha dalla sua una migliore qualità di scrittura (chiara e friendly come da promessa della collana RGB Personal Tech) e l’ottimo capitolo su Siae e diritti.
L’altro ha una parte specifica sul Mac e soprattutto sei interviste a “esperti”, tra cui sia blogger e podcaster che tecnici e giornalisti specializzati e conduttori radiofonici. (In particolare Marta alias Superbimba, che ringrazio insieme con Franciskje, anche per i preziosi consigli scambiati via email).

Entrambi i libri dichiarano una loro intenzione a “proseguire” online su un proprio blog. Intenzione per ora parzialmente sconfessata (o sospesa), sebbene qui sia pubblicata una lista di podcast (in cui presto figureremo spero pure noi).
E poi presto mi direte voi che ve ne pare. E se non è una schifezza totale parte del merito è anche di questi libri qua e di chi vi ha collaborato.

Ho battuto (in questo post) il record delle parentesi, che dite?
(…)

Coincidenze di memorie…

Coincidenze di memorie
LuzzatiNel "Giorno della Memoria" c’era anche il quarantesimo di Luigi Tenco.E dall’anno prossimo, ci ricordermo anche di Emanuele Luzzati.

Luzzati su Wikipedia
Museo Luzzati
Il ricordo del Teatro della Tosse

Appunti e appuntamenti…

Appunti e appuntamenti
Ok, beibi: sono tempi maledettamente veloci.
La ricerca del nuovo lavoro* si moltiplica e si amplia, le persone da incontrare per colloqui, proposte e semplici consigli sono numerose. E con tutte ci scappa il pranzo. O l’ape. O la birretta. Eh già, ma io vado già in palestra e smaltisco un tot.
Poi c’è anche il lavoro attuale certo, che mica è finito, perdiamine.

E poi gli impegni extra, che quivi (qui vi?) anticipo e testè vi invito:
– il primo podcast di SpazioMusica sarà online tra stasera e domani. Il secondo è già in lavorazione.
– se siete nel Ponente ligure come potete perdervi il concerto del Burp Quintet domani sera (sabato 27) a Dolcedo (Imperia)?
– se vi siete persi il Nosferatu di un paio di settimane fa, avete l’occasione di rifarvi martedì prossimo 30 gennaio. A Spazio proiettiamo il film Tempi moderni di Chaplin, togliamo l’audio e facciamo la colonna sonora live da dietro lo schermo.

*: ciao, se sei quel direttore creativo che due anni fa mi contattò per scrivere il blog della sua agenzia, ebbene ora è il momento di riprovarci. Coraggio, alza il telefono e riparliamone.
Altrimenti dai, vabbè ti chiamo io la settimana prossima. E questo è solo un escamotaggio per vedere se leggi ancora questo blog.

Ma libera veramente!…

Ma libera veramente!
Stasera a SpazioMusica di Pavia, presentazione del libro sui trent’anni di  Radio Popolare di Milano, che raccoglie ricordi, racconti, foto e nel cd alcuni dei momenti "in onda" più significativi della sua storia (Da un golpe lontano a una tragedia sottocasa, da una caccia al tesoro alle lotterie dei rigori… e via dicendo).

A seguire, il concerto di Simona Salis.
Ci vediamo là, ok?

Un’altra orchestra è possibile…

Un’altra orchestra è possibile
Dell’Orchestra di piazza Vittorio avevo solo letto distrattamente qualcosa… così quando ho visto il dvd + libro + cd l’ho preso al volo. E ci sono cascato dentro in pieno.
Un’orchestra meticcia nata all’Esquilino, quartiere di Roma dove gli italiani sono "minoranza etnica", per opera di un deus ex machina, Mario Tronco, di scuola, apertura mentale e curiosità "Avion Travel".
Il film racconta tutta la storia a lieto fine di questa impresa: dalla ricerca dei musicisti alle prove, ai finanziamenti, ai problemi (coi permessi di soggiorno).
Divertente, istruttivo, significativo. Un film sul potere e sul linguaggio universale della musica, dove il musicista di strada, il diplomato, il jazzista e il cantante rituale suonano insieme superando barriere linguistiche, ideologiche, religiose, musicali, tutte insomma.
Un film da proiettare nelle scuole. Non quelle di musica, dico le scuole punto.
Così ora canticchio strofe in arabo (Ena Andi) oppure quella meravigliosa canzone sudamericana senza parole di cui appunto ora mi sfugge il titolo. Quella che fa pa ra pa pa pa pi pa pa… (Ok, ecco trovata: è Tarareando).

Ok, se ancora non ti ho convinto, guardati il trailer. Con il direttore (casertano), che cazzia il cantante (tunisino) perchè stenta a imparare una canzone (indiana) trascritta sul foglio (in italiano).

Il dubbio del nonno …


Alan Arkin
Non ho ancora deciso se Alan Arkin in Little Miss Sunshine è il nonno che tutti vorremmo avere o il nonno che alcuni di noi rischiano di diventare.

5 cose che non saaaai di me… era meglio se non leee saa-pe-vii

(titolo da canticchiare sul singolo di Elisa)

Alla fine la montagna è venuta da me, non ce l’ho fatta ad attendere l’invito, grazie comunque.

1. A 8 anni, alle elementari usai la macchina da scrivere del babbo per una lettera anonima. Scrissi a Paola, di cui ero innamorato, dandole della puttana. Firmai Alessandro e feci scivolare la lettera nella cartella di lei. Dal giorno successivo Paola e Alessandro smisero di scambiarsi quei cazzi di bigliettini.

2. L’anima delle persone esiste. Intendo dire che si vede. Quello che non sai è che io l’ho vista. È uguale a un fiato nel freddo, ma ha il bordo arancione. Passa attraverso il soffitto.

3.
Dopo un lungo giro di parole, ho chiesto a una ragazza se voleva diventare la mia ragazza dal telefono a gettoni del retro di un bar tabacchi in via Brichetti. Lei, che si chiama Annalisa e che anni dopo si fidanzò con lo Stefanone, mise giù. Io richiamai e chiesi di lei che – giustamente – si fece negare. Finirono i gettoni e amen, smisi di farmi del male. A distanza di 25 anni, ogni volta che entro in quel bar per comprare le cicche, sono certo che la barista ha ascoltato tutto. Lo vedo da come mi guarda.

4. L’amore per la prima volta io l’ho fatto tardissimo, che già facevo l’università, a casa dei nonni. Con la stessa persona che 14 anni dopo ho sposato.

5. L’anno in cui sono maturato sessualmente, ho utilizzato le ultime pagine di un quaderno a quadretti per segnare una “x” per ogni pippa che mi sono fatto. Vinse luglio.

Ehi tu, compra Film TV!…

Ehi tu, compra Film TV!
Era una vita fa quando, lavorando all’Osservatorio, conobbi FilmTV. Mi piaceva e presi ad acquistarlo regolarmente anche per il salotto di casa, settimana dopo settimana per tutti questi anni. E infatti sta pure qui accanto nei link fissi.

In fatto di cinema sono e resto solo un curioso che al cine ci andava e ci va poco e un ottimo settimanale sul cinema dentro e fuori dalla tv mi è stato utilissimo in questi anni. Per imparare, fingere, bluffare.
Film Tv mi ha portato al cine tutte le settimane, almeno per scegliere cosa avrei voluto vedere e per darmi quell’infarinatura periodica necessaria a non sentirmi spiazzato e fuori tempo. Film Tv mi ha fornito l’agenda dei programmi tv e la sua copia sul divano è sempre molto più consumata della misera guida di Sky. Film Tv mi ha raccontato storie e aneddoti di un cinema che non c’è più. Film Tv mi ha fatto crescere e spesso ridere con l’autorevolezza e lo humor delle sue firme. (Per questo anni fa chiesi alla redazione di mettere online gli editoriali: Martini, Crespi, Fofi, Amelio, Morandini, De Marinis).
Insomma a me Film Tv, senza mai tirarsela e con semplicità, mi ha arricchito.

Per questo non smetterò di comprarlo Film Tv.
E anzi, oggi che hanno dei problemi, vi invito tutti quanti a sostenerli.
Costa solo 1.50€, dura una settimana e anche di più, non tradisce.