I post degli altri…

I post degli altri
A Parigi, di Broono.
Istruzioni per rimorchiare l’uomo giusto, di Copiascolla.
Essere cool non mi si addice, di Glossy.
Mamma voglio fare cavallo, di Mamma per sbaglio.

Papi, perché? (domande inevase n. 1)…

Papi, perché? (domande inevase n. 1)
– Papi, ma a Babbo Natale si possono chiedere anche gli animali veri… cioè vivi?
– Ma perché quando vado in piscina mettiamo il costume? Non possiamo stare nudi?

Suicide is painless…


Ballata coverCon tutta la musica che le ho fatto ascoltare quest’estate in vacanza, ora a distanza di tempo posso dire con certezza che le canzoni dell’estate della creatura sono La ballate dell’amore cieco di Fabrizio de Andrè e Vecchio frac di Domenico Modugno.
Due canzoni, un tema: il suicidio, olè.

Il successo del frac nasce dalla disponibilità in un’auto non (ancora) attrezzata all’mp3, di un unico vecchio tape antologico di Modugno. E va da sé da perfezione, cantabilità e precisione del testo nel disegnare ambiente e personaggio.

Il successo della ballata invece è figlio naturale dell’attrazione per il macabro: “Mi fai risentire la canzone di quello che si è strappato le vene?” dice lei mescolando due strofe.
Tralalalalla tralallalero, insomma sì, allegria, ma con la storia di uno che strappa il cuore alla mamma, lo regala all’amata e poi si suicida per amore. E allora qualche spiegazione gliela devi fornire, tipo che lei è una strega e lui è un pazzo.
E la creatura puntualmente a fine canzone scuote la testa e dice tra sè: “È un pazzo…”.

Qui vi arringo, grazie al tingo…

Mi sento un sacco pfieseze ora. Avrei proprio voglia di un menggoceng.
Ma se poi ti incontro, non è detto che abbia la forza di dirti la verità. Potrei achaplinarmi e via, col mio mata ego, di corsa fino al pack e anche oltre per un’improvvisa voglia di curglaff.
Ebbene sappi che non sono un kibitzer, ma un ilunga, quindi non c’è due senza tre, uomo avvisato, mi son spiegato.
A volte è vero faccio il kophuia, altre sono un fucha, ma credimi: il mio desiderio è diventare in tutto e per tutto un linti.
Ho avuto momenti di litost e anche di mukamuka.
E ho nostalgia delle nostre lughe sfide a plimpplamppletteren.
Sto curando la mia latah e cerco qualcuno con cui fare areodjarekput.

Potete credermi pazzo, tirare a indovinare, usare google, comprare Quark in edicola o il libro di Boinot di cui parlammo qui.

Blubaluba a Spazio Musica…

Blubaluba a Spazio Musica
Ohi che fai domani sera?
No dico, vorrai mica mancare?
No, no chemmifrega… al cinema ci vai un’altra sera…

BlubalubaCi vediamo a SpazioMusica. Ci sono i Blubaluba, con Zu e tutta la sua truppa di alfieri della black music, nove elementi con cui vibrare, ballare, sudare.

Con me tra i pubblico anche poeti, fotografi e altre anime soul.
Sabato 6 ottobre, cioè domani, a Pavia.

Strumenti low cost…

Strumenti low cost
Vengono credo da Taiwan, ma non sono giocattoli. Sono strumenti musicali. Certo non professionali. Ma nemmeno giocattoli. Non li consiglierei a un principiante che per inziare ha bisogno di qualcosa di mediamente valido, solido, attendibile.
Ma da tempo avevo bisogno di una chitarra prontivia da tenere in casa.
L’ho presa alla Feltrinelli a 39 €.

Potevo mica lasciargli lì un ukulele a 23? Preso.
Poi ho visto il violino, un violino vero, a 49 o 69. E mi sono trattenuto.
E la commessa mi ha parlato di una tromba a 99 €. E non credo che mi tratterrò.

Mi chiedevo: quali opportunità per le…

Mi chiedevo: quali opportunità per le aziende?
Su blog e informazione, dico.
Già, quali?
Appunto.
Così domattina vado allo SMAU, al convegno di Blogosfere.

UPDATE: molte risposte le trovate a partire dal post di Mauro Lupi, con i link a tutti i materiali postati dopo l’evento.

Perché quotidiano n. 1…

Perché quotidiano n. 1
Posto che Songs in the key of life di Steve Wonder, non solo a distanza di più di 30 anni è ancora un signor disco e che è eccellente per passeggiare lungo c.so Buenos Aires in pausa pranzo assecondandone i diversi mood secondo i dettami del
MECEMDCQ, ecco posto e considerato tutto questo la domanda è: ma perché le canzoni seppure belle sono così lunghe?
Cioè dopo che tecnicamente sono finite (doppia strofa, ritornello, strofa, ritornello, ponte, ritornello ad lib) Steve non le molla più e monta su dei finali che nemmeno in un disco live? Secondo me perché si diverte.

Ma soprattutto – e questo è il pressante interrogativo di oggi che vorrei rivolgere a Zucchero Kandinsky – come si accorda un ukulele?
Ah ecco sì, grazie.

Ape + scambio di link + Blubaluba +…

Ape + scambio di link + Blubaluba + notteinsonne
L’altra sera celebrando con un aperitivo il neo 40enne Squonk (v. anche squonkuarantology), il buon Zu (con cui condivido alcuni ruoli: blogger, musico, babbo) mi ha segnalato un paio di posti in cui si raccolgono frasi, parole, domande di bimbi: bimbi di blog, frasistoriche. Ve li segnalo sulla fiducia e presto me li bevo.

Nella stessa occasione ho finalmente conosciuto lavale, alias mammapersbaglio, trovandola bella e vitale quanto la sua scrittura.
(Ma anche Gaia e Farfi ho conosciuto e omaggiato Auro di un poco di jazz… ora manca il tempo ma di tutti questi ne riparliamo.)

A proposito di Zu. Sabato 7 ottobre, questo sabato, viene allo SpazioMusica di Pavia con i Blubaluba.
Io non me li perdo. Vieni a fare quattro salti?
Intanto stanotte la creatura ha pensato bene di inventarsi che "ho paura del buio", "voglio dormire con voi, "voglio venire nel lettone", "dormi qui sul tappeto, papi, dai" e non essendo riuscita – erano le 4.30 – a sedurmi, ha giocato la carta a sorpresa per captare la mia benevolenza.
"Papi, mi metti la musica dei Beatles?"
Durissima resistere a quella primizia di beatlesmania che si dispiega ormai nella terza generazione.
Ero lì in piedi, al buio in mutande, sull’orlo della commozione, spezzato dalla tentazione.
Ma alle nostre spalle incombeva Lady Burp, con il pigiama da kapò e la grinta di quella che quando la svegli morde.
Credo che l’abbia sentita anche il vicino.

Vendo / offertona / affarone…

Vendo / offertona / affarone
Ok siccome che ho appena entrato in salotto un piano digitale (accanto a quello vero), la mia signora correttamente (?) pretende – oltre al suo rapido occultamento ben incustodiato sotto il talamo, ma di questo ne riparliamo – anche lo smaltimento delle masserizie elettromusicali cumulate nel sottoscala.
Perfettamente funzionanti, seppur datate, intendiamoci.

Quindi nei prossimi giorni (settimane, forse mesi) mi occuperò della vendita di un sintetizzatore Roland XP80 di anni 8, un pc di anni 5*, un sax tenore tedesco (tedesco dell’est, roba solida mica s’ta paccottoglia coreana che vi vendono ora) marca S&B di anni 7. Metterò annunci qua e là e farò dei mini-mailing mirati.
Come dici? No, eBay non l’ho previsto… dovrei?

Se non vendo entro diciamo un paio di mesi dovrò probabilmente piegarmi a: ridurmi ad abitare nel sottoscala con le mie masserizie, uscirmene di casa io medesimo, smontare gli strumenti e venderli pezzo per pezzo (una chiave di fa#, una manciata di tasti neri e via…).

Va da sé che tu che leggi, se poco poco mi vuoi bene, comprendi il mio dramma e se appena appena puoi mi dai una mano. Semplicemente spargendo la voce.
Nevvero?

* Trattasi di Pentium 4 cpu 1.5Ghz, 512 ram, Disco FAT 32 40 Ghz + FAT 32 20