Ecco, bravissima: ora ti spiego l’ablativo assoluto

Sarà che non vedendola costamente tutti i giorni i progressi della creatura mi spiazzano vieppiù perché arrivano improvvisi. Sarà che tutte le volte che questi progressi riguardano in particolare le parole o il linguaggio io mi ci appassiono di più.

Ciò detto, l’altro giorno mi ha interrotto con l’entusiasmo delle scoperte epocali per dirmi: “Papà ma ci sono due te. Il te quello che si beve e il te che sei tu, te.”
Batti cinque, ragazza. (Gli accenti te li spiego più avanti).
E via. In cerca di nuove parole uguali, ma con diverso significato. Pesca, porta, letto, copertina, indice ecc.

Poi ci sarebbe anche da riferire che un cuginastro le ha insegnato la prima parolaccia. Ma questa è un’altra storia. E per contarla su al meglio ho bisogno di risentire alcuni testimoni chiave.

Product placement…

Product placement
Cafficina

Diverso posizionamento di due noti brand di caffè.
Come sarebbe che non li vedi?
I miopi vadano dritti alla
fonte.

Podcasting: segnalazioni …

Podcasting: segnalazioni
Per la serie, anvedi che podcasting (cose interessanti da scaricare in rete e ascoltare dove vuoi), dopo aver confessato le nostre infatuazioni per Coverville e L’impostore, procediamo con altre cose scovate qua e là. E magari dopo fior di pod, di tutto un pod e anvedi che pod, investiremo 15 secondi nella ricerca di un nome migliore per questa specie di rubrica.

Historycast è una trasmissione sulla storia con puntate tematiche mensili di una mezzora circa. La cura Enrica Salvatori, che insegna storia a Pisa, insieme al marito. L’idea è quella di divulgare raccontando, fornendo spunti e punti di vista. Spiegando che la storia non è mai una sola ma un bel po’ dipende da dove la guardi e da chi l’ha scritta. Mescolando anche un po’ i generi e scegliendo percorsi originali. Puntate su Re Artù, Sacco e Vanzetti, Mohammed Alì, il Conte Ugolino, le scoperte geografiche, i vangeli aprocrifi e le mille vite di Gesù. In programmazione anche Zorro e qualche altro tipetto che la mia prof. di storia non l’aveva mai messo nel programma.

Poi c’è Impulso Libri, di Radio Due Svizzera, condotta da Mariarosa Mancuso (che leggiamo e amiamo ormai da tempo e lei magari neppure lo sa, così va il mondo baby). Dura una quindicina di minuti divisi tra un paio di ospiti, generalmente scrittori o editori. Botto lì due dritte: nella trasmissione del 19 maggio c’è Giuseppe Genna che parla di Dies Irae, in quella del 20 gennaio c’è Luca Raffaelli (l’autore di Anime disegnate) e si parla naturalmente di cartoon e in quella del 7 aprile c’è Pietro Grossi, l’autore di Pugni.

 

Per chi vuol ripassare l’inglese c’è Eslpod, English as a second language pod, scoperto grazie a una segnalazione di minimarketing. Le dispense in pdf sono a pagamento ma i file audio di questo prof. californiano sono free. E ce ne sono parecchi divisi per temi (business, entertainment, travel, shopping, daily life ecc.). Lettura, comprensione, spiegazione. È il primo pod di questo tipo che ascolto. A me che l’inglese lo so poco pare utile e ben fatto. Per le lingue mi piacerebbe trovar qualcosa in spagnolo ora che ci penso… 

Poi chi volesse curiosare tra i migliori e più noti pod d’oltreoceano, è bene che vada qui. A curiosare tra le nomination tecniche e tematiche del Podcast Award secondo me qualcosa di interessante si trova sicuro.

E tu che pod ascolti?
No, inutile che ti guardi dietro, dico proprio a te…

Aperto per ferie (altrui)…

Aperto per ferie (altrui)
Anche quest’anno qui si conferma la tradizione e si resta in città fin quasi a ferragosto.

Ma per curiosità: quanti siete lì fuori ora?
O meglio: tu ci sei?
Batti un colpo?
Ci conto?
Ci contiamo?
Cantiamo?

(Se non arrivano commenti in giornata lo cancello e domani ne scrivo uno più intelligente.)

Vita domestica…

Vita domestica

La prolungata assenza della creatura (causa vacanza), oltre a provocare la protesta di Peluchopoli, si fa sentire anche negli equilibri domestici degli umani.

Lady Burp: Cosa c’è di bello in tv stasera?
Zio Burp: Mhmm nulla di che… pensavo di riguardare Monsters & co.
LB: ??
ZB: Bug’s Life? Zeta la formica? Cenerentola?
LB: CSI? Grey’s Anatomy? Scrubs? Un thriller?
ZB: …Trombiamo?

Oppure


ZB: Cara, ti va se stasera a letto ti leggo un paio di capitoli di Pinocchio?

LB: …
ZB: Sennò… L’incredibile storia di Lavinia…
LB: Ma io ho il mio giallo della Vargas coi serial killer sai…
ZB: Capisco. Trombiamo?

 

La matura in diretta sul blog del prof….

La matura in diretta sul blog del prof.
Com’è noto a chi passa di qua, abbiamo un debole per chi fa l’insegnante e lo fa bene. Ora vien lunga a rilinkare tutti i post sulla Mastrocola che spiega la scuola al cane, sul mestiere dei miei genitori. O per imbastire un’autoanalisi su nostalgia e del passato e proiezioni future di professioni mai realizzate. Tant’è.

La scuolaL’altro giorno sono passato da farfintadiesseresani, che campa insegnando storia e filosofia alle superiori. Ebbene i suoi esami di maturità, il Farfi li ha raccontati per intero sul blog. (La serie si chiama Armageddon di Stato, sono parecchi episodi, cercateli.) Giorno dopo giorno, alunno per alunno, in dettaglio. Linkando (eventualmente) i blog degli studenti stessi, ospitandone i commenti, commentando sui loro. Raccontando con cura lo sviluppo delle sue e delle altrui interrogazioni, disegnando ritratti molto precisi e il più delle volte molto affettuosi dei suoi studenti. (Dico precisi proprio perché io prima non li conoscevo e ora sì). Ritratti in cui possiamo anche giocare a riconoscerci, perché no.

Io leggendoli ho pensato in ordine sparso:
– ecco come funziona la maturità oggi: una tesina interdisciplinare può mescolare anche che so Monk, Leone di Lernia e Che Guevara. O Leopardi, il mimetismo sincretico e il National Geographic. Si badi: prima avevo capito esattamente la stessa cosa ma mi sembrava una cagata pazzesca, ora no.
– chissà cosa avrei portato io.
– chissà cosa avrebbero scritto sul loro blog i miei prof. – chissà cosa scrivereanno quelli di mia figlia.
– chissà com’è avere un prof. che gioca a basket e fantacalcio con te, e che scrive di te sul suo blog.
– quanti ce ne saranno così nella scuola italiana?
– tutto ciò mi ricorda il mood di Silvio Orlando in La scuola.
– perché cazzo sto ancora per commuovermi? È mai possibile?
– devo scrivere a quest’uomo, devo farne un post.

E così andò che riacquistai un briciolo di fiducia nella scuola. Ora però basta chiacchiere. Su, andate e leggere e stringetegli la mano.

Matrimonio gaudente con gozzoviglio goloso…

Matrimonio gaudente con gozzoviglio goloso
Nudo di sposa

Sul matrimonio di Andrea e Azzurra ce ne sarebbe da dire anche perché siamo stati in ballo praticamente un intero weekend.
Facciamo che per ora ci si limita a postare un (piede) nudo di sposa (altri piedi li metto qui) e a segnarsi alcuni temini da scrivere chissà quando.

– Il tastierista che non baciai.
– La balla di fieno in questi ultimi 30 anni: da quella quadrata alla rotoballa contemporanea.
– Il golfaro: tutti ne abbiamo uno e prima o poi lo useremo.
– La trattoria Corradi di Provazzano e la sua meravigliosa ostessa. (Ma su questo vedo con piacere che una dei miei commensali mi ha preceduto.)

La stronza isterica e lo sborone innamorato…

Premesso che di opera lirica nè so quanto di fisica quantistica ma che una delle due lacune mi rode di più assai.
Aggiunto che ci sono in giro persone che hanno passione smodata e professionale conoscenza.
Posto che può accadere che queste persone abbiano un blog e decidano di usarlo (anche, talvolta) per raccontare a modo loro proprio quella loro professionale passione (o passionale professione).

TurandotCosì, ora le premesse sono finite. E per farla breve, io sono grato al destino che mi ha portato là dove sì magistralmente Pleonastica mi ha raccontato la Turandot. E sono certo che quella storia, per come l’ho letta, divertendomi, non me la scordo più.
Nell’attesa dunque che qualcuno – con identica verve – mi appassioni alla fisica quantistica, vi chiedo di unirvi a me nel plaudire a Pleonastica.
Invocando un bis.

Turandot su Wikipedia.

recensioni…

recensioni
Un libro con il tasto play

MonkSul nuovo Medicine Show, luglio agosto 2006, è uscita una mia recensione del libro Thelonious Monk Himself.

Per me quello è un libro speciale. Potete leggervelo come un saggio sulla musica di Monk. Oppure come il romanzo della vita di Monk. In entrambi i casi non vi deluderà.
Ci sono dentro tutte e due le cose insieme, ben mescolate con pazienza e ottima scrittura da Laurent de Wilde.
Che guarda caso è anche un pianista.
Che tra l’altro ha anche un suo blog.

Grazie a Leonardo Colombati e alla redazione tutta di Medicine Show che si azzarda a pubblicare le mie righe. E che per la seconda volta si è fregata una elle del mio cognome. E per sfidare la regola del non c’è due senza tre, presto metterò mano a un nuovo articolo. Per riprendermi la mia elle.

Caffè concerto, segue…

Caffè concerto, segue
Caffè concerto 2

"Diamine, chi è che stona in codesto modo?
Avete accordato bene il pirulino in alto?
Vero?"