cronache di condominioIo e il mio VCR (vicino…

cronache di condominio
Io e il mio VCR (vicino di casa rompicoglioni)*

Lettera vicinoTutti abbiamo un vicino di casa rompicoglioni, da qui in poi VCR.
Hai presente quelli che nascono proprio vocati allo scassamento di maroni? Già. E che poi crescendo si perfezionano. Alcuni da grandi trovano lavoro e si sistemano come amministratori di condominio. Gli altri, quelli che non fanno carriera, frustrati dalla vita agra, spaccano di più.

Il mio VCR non è il tipo che viene a bussare, non picchia la scopa sul soffitto, no, lui scrive. Lettere. Non tanto spesso per fortuna. Ma quando prende la penna, ahi, se me le canta.
Nella lettera qui accanto (per vederla più grande), la prima in cui usa il computer (ma la prima in assoluto vergata a mano e affissa all’uscio merita una storia a sé, me lo segno), mi chiede sostanzialmente due cose: di levare le biciclette da davanti alla mia porta di casa, di non suonare il pianoforte fuori orario, nemmeno con la sordina.
E il guaio è che ha ragione, lo stronzo.

Ma non è questo che mi preoccupa. È quella frase vagamente minacciosa. "Potrei riferire parola per parola tutte le conversazioni tra amici, per non dire delle cene estive con le finestre aperte…"
Il mio obiettivo ora è però quello di guadagnarmi un avviso condominiale come questo.
Invito qui e ora l’intero vicinato mi segua, aprendo gambe e finestre.

* post che giaceva in archivio sonnolento e si è destato alla vista del post di Caymag, che saluto e ringrazio, insieme a Se che me lo segnalò.

ricorrenze improvviseDiamine, è…

ricorrenze improvvise
Diamine, è già di nuovo Santa Lucia?
Hai presente il deja vu? Ecco io stamattina son sceso dal treno e ho visto uno striscione giallo, enorme, lì sul mio binario. E prima ancora di leggere la scritta Caterpillar, mi son sentito un anno più giovane. Poi dandomi una pacca in fronte ho concluso che Santa Lucia cade tutti gli anni il 13 dicembre.

Oggi al binario 21 della Stazione Centrale di Milano, l’appuntamento con la festa di Santa Lucia, patrona della decrescita felice (su Wikipedia c’è pure Caterpillar, maddai…).
Qui un utile calendario abilmente in bilico tra biografia e costumi locali.
Io mi sa che faccio proprio solo un salto a salutare. Che stavolta – non seguendo regolarmente la trasmissione, sic – sono proprio impreparato: non ho neppure un animale di cartone o una marmellata di scambio.

jazz (o invocazioni sciamaniche?)Piacere Zio…

jazz (o invocazioni sciamaniche?)
Piacere Zio Burp, per gli amici Treccia

Se squilla il telefono ed è Luana Pasi che ha bisogno un pianista che l’accompagni a una sorta di reading poetico (ma anche danzereccio) che sfocerà nella "prima festa mitomodernista" a Milano giovedì 15 dicembre alla Palazzina Liberty a cura di La casa della poesia, se accade tutto questo, io dico sì, certo, volentieri. Ci si vede, si ripassano 3 o 4 vecchi standard e siam bell’e pronti.

Poi c’è sempre una prima volta, no? Io una festa mitomodernista mica l’ho mai vista sapete?
E neppure mi è mai capitato di essere presentato sul web e sul programma come: Invocazioni sciamaniche di Treccia e Luana.
Ove io per esclusione non posso che essere Treccia.
Avete una parrucca coi dreadlocks per caso?

aria di vacanzaScherza coi santi ma lascia…

aria di vacanza
Scherza coi santi ma lascia stare i ponti
Santambrogio mi tocca in quanto lavoratore milanese.
Sansiro in quanto pavese.
L’immacolata è comandata e sabato e domenica mi spettano per contratto (o per diritto costituzionale, non so).

Quindi me ne vado al mare nel solito ameno Ponente Ligure e venerdì sera suonerò da qualche parte nella pigna di Sanremo con Andrea Dema. (Sarei più preciso ma ha fatto tutto lui e io davvero non so altro.)
Ci si rivede lunedì. Buoni ponti e buoni santi.

l’educazione dei figli: minacce e ricatti di…

l’educazione dei figli: minacce e ricatti di stagione
Sì, confermo: stracci pure la letterina di mia figlia, grazie

"Bambini, sapete che cos’ho qui? Il numero di cellulare di Babbo Natale!"
Non credevo che una delle primissime battute di Desperate housewives mi sarebbe poi tornata tanto utile di questi tempi.
Funziona egregiamente contro il classico
nag factor natalizio.
E attenzione: funziona anche coi figli degli altri.

premi letterari: avanziRacconti via sms -…

premi letterari: avanzi
Racconti via sms – 2
(Di che si tratta con precisione è spiegato giusto qui sotto).

Sono nascosta in soffitta. Lui è in casa, lo so. Ed è armato. Ha staccato il tel fisso. E ora mi sta cercando. Dovevamo stare più attenti, amore. Non dovevamo farci scoprire. Lui è geloso. Troppo geloso. Tu me lo dicevi di non scriverti troppi sms, non troppo spesso, non troppo lunghi. Me lo dicevi che bastavano gli squilli. Ma tesoro, io ti amo e volevo dirtelo ogni ora. E ogni minuto. E ne approfitto per ripetertelo ora, amore, prima che lui mi trovi e mi tagli la go

la carica dei gialliniGiallo anarchico…

la carica dei giallini
Giallo anarchico dicembre

A settembre toccò a me fare il giallino del MicroBlogGiallo.
Ma prima e dopo di me, svariate personalità di indiscusso prestigio hanno svolto questo compito con stile ed eleganza impeccabili.
Ora che per tutto dicembre siamo tutti giallini, la situazione sta rapidamente degenerando.

Ach, qvesta diafolen di teknologienZio Burp:…

Ach, qvesta diafolen di teknologien
Zio Burp: professione gaffeur
Incontro una nuova collega. Presentazione, due chiacchiere e poi mi scivola l’occhio sull’aggeggio che porta alla cintura. Incuriosito faccio 2+2 e chiedo.
“Carino il tuo lettore mp3, cos’è?”
A volte 2+2 fa 5.
“Oh, non è un lettore mp3. È un microinfusore di insulina” fa lei sorridente. “Della Medtronic.”
“Ah diamine – fa ZB avvertendo chiaro un rumore di mirror climbing – Medtronic, ho un amico che lavora lì, ti trovi bene con questo accrocchio?”
“Benissimo. Se proprio devo trovargli un difetto effettivamente…”
“Sì?”
“Ecco: non legge gli mp3.”

Racconti via sms – 1

Al Premio Teramo mesi fa mandai anche due racconti via sms, per la nuova categoria Città di comunicazione.
Ora: i giochi sono fatti e i premi attribuiti (sebbene il sito sia da aggiornare, su ragazzi, animo). E siccome da queste parti si è veri maiali e del proprio non si butta via niente, questi due microracconti li si pubblica, uno ora e uno questo pomeriggio.
Il limite era di 460 caratteri. Quelli premiati erano belli (Jessica, ho peso la tua mail, se ci sei batti un colpo). A dopo.

I tre cassieri del supermarket la notarono subito: era bellissima. I due più giovani presero a corteggiarla via sms. Invano. Quando i due pretendenti scoprirono di avere le stesse mire si sfidarono a duello nel parcheggio. A colpi di sms. Volarono insulti e minacce, promesse di pugni e vendette. Finì in parità. Ma lei non tornò più. Mai più. E sparì pure il terzo cassiere, un tipo calvo con gli occhiali, che le scriveva brevi poesie d’amore sul retro di ogni scontrino.

Premio Teramo “Città di fantasia”

Domenica mattina all’alba ho preso l’auto, poi un treno, poi un altro e poi cercavo un bus ma c’era solo un taxi e a metà pomeriggio ero a Teramo.
Nelle ore successive ho scambiato parole, strette di mano, sorrisi, pacche sulle spalle, congratulazioni, sguardi, indirizzi, idee, bacetti, progetti, sogni, antipasti, vino, dolci, caffè e sigarette con numerose persone.

Fino a qualche mese fa non conoscevo il Premio Teramo. Fino all’altroieri non sapevo avesse una tradizione di qualità, sia tra i premiati che tra i giurati. Non immaginavo una cerimonia di premiazione sobria e ritmata. Non mi aspettavo che le voci di alcuni attori avrebbero animato i testi in modo egregio. Non mi aspettavo tante persone, il suono di un pianoforte, la lettura delle motivazioni, i giornalisti, le foto in posa e ora dove le tengo le mani, dietro la schiena o incrociate sul petto? Ho trattenuto il fiato e, alzandomi in piedi, ho trattenuto anche la pancia.

Non mi aspettavo di vincere il Premio Teramo, Città di fantasia per un racconto inedito per bambini.
Le avevo dietro la schiena, le mani. E la pancia invisibile.

Update: dopo un paio di settimane, se ne parla anche qui, da Annamaria Manna.